• RECENSIONE PLA ICE FILAMENT

    RECENSIONE PLA ICE FILAMENT

     

     

    PREMESSE E CONSIDERAZIONI GENERALI

    Come molti di voi sapranno il PLA è uno dei materiali più utilizzati per la stampa 3D dato il basso costo, l’alta facilità di stampa e la varietà di colori disponibili.

    Il PLA può essere stampato (con i dovuti accorgimenti) con buoni risultati quasi con tutte le stampanti 3D in commercio, anche dalle più economiche (dai 200 ai 500 euro), data la bassa temperatura di estrusione che varia dai 190 ai 205 gradi centigradi e alla buona adesione del materiale sul piano di stampa.  In commercio esistono molti produttori di PLA, anche italiani che producono materiali di alta qualità, oggi però voglio parlarvi del PLA della ICE filament acquistato tramite Amazon.

    Per quanto riguarda la spedizione e la consegna Amazon è una garanzia, spedito e consegnato come sempre in tempi record, se avete un account Amazon prime non pagherete nemmeno le spese di spedizione.

    Parliamo ora del filamento, ho voluto testare una bobina di PLA bianco (Wondrous White) e una di PLA nero (Brave Black) da 750 gr di diametro del filo pari a 1.75 mm. La prima cosa che mi ha colpito è la lucentezza dei colori e la qualità al tatto del materiale. L’ho voluto testare su una PRUSA i3 MK2 originale che monta un estrusone e3d-V6.

     

     

    PLA Nero ICE Filament tipo Brave Black

    PLA bianco tipo Wondrous White

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    TEST DI STAMPA

    Test di stampa

    Il PLA nero ho voluto testarlo per realizzare un particolare supporto per un display che è stato stampato senza supporti. Come possiamo

    vedere dall’immagine a fianco il risultato è molto soddisfacente.

     

    Parametri di stampa utilizzati:

    Stampante: PRUSA i3MK2

    Slicer: Slic3er

    Temperatura di estrusione: 195°

    Temperatura piano di stampa: 50° (non indispensabile)

    Adesivo: Nessuno

    Velocità: 80 mm/s

    Ventola: Massima Veocità

     

     

     

    Test di stampa

    Ho utilizzato il PLA bianco per realizzare una griglia copri ventola personalizzata delle dimansioni di 16×16 cm. L’adesione al piatto di tutto il pezzo è stata buona senza particolari accorgimenti, pertanto il pezzo non si è deformato ed ha mantenuto una ottima planarità. Il bianco è molto lucido e la finitura è buona.

    Parametri di stampa utilizzati:

    Stampante: PRUSA i3MK2

    Slicer: Slic3er

    Temperatura di estrusione: 195°

    Temperatura piano di stampa: 50° (non indispensabile)

    Adesivo: Nessuno

    Velocità: 100 mm/s

    Ventola: Massima Veocità

     

    CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI FINALI

    Se cercate la comodità e praticità del servizio Amazon, e non utilizzate grandi quantità di materiale per le vostre stampe questo materiale ad oggi credo sia il filamento che fa per voi.

    Pro: Materiale di qualità, vasta disponibilità di colori, facilità di stampa, buona adesione al piano di stampa anche senza piano riscaldato, colori brillanti e vivaci dell’oggetto stampato.

    Contro: L’unico espetto negativo che ho trovato è il prezzo, dato che una bobina da 750 gr costa dai 25 ai 30 euro senza le eventuali spese di spedizione, solitamente con lo stesso prezzo si acquistano bobine da 1 kg di materiale. 

     

     

  • COME STAMPARE IN 3D

    COME STAMPARE IN 3D

    1 – Il modello 3D

    Disegno del nostro modello 3D tramite programmi CAD.

     

    Partendo dal presupposto che abbiamo acquistato la nostra prima stampante e siamo pronti per la lanciare la prima stampa, per poter stampare in 3D prima di tutto dobbiamo avere un disegno o un modello 3D da stampare. Se intendiamo stampare un nostro progetto dovremmo per prima cosa disegnarlo in 3D. Il nostro modello 3D può essere realizzato con dei programmi di disegno 3D a pagamento come il famoso AutoCAD oppure utilizzando programmi gratuiti come ad esempio Free CAD. 

    Esistono on line siti dove scaricare gratuitamente o a pagamento modelli 3D pronti da stampare, il più famoso è Thingiverse.

     

    Esempio di scansione 3D

    Inoltre se ad esempio vogliamo riprodurre un oggetto esistente molto complesso da ridisegnare a computer è possibile utilizzare uno scanner 3D. Questi particolari scanner sono in grado di digitalizzare l’oggetto reale in un modello 3D pronto per essere stampato. 

     

    2 – Il file “stl”

    Una volta realizzato il disegno tridimensionale dell’oggetto tramite CAD oppure ottenuta la scansione, il modello deve essere esportato in un preciso formato chimato “.stl” (Stereo Lithography interface). Per chi si approccia per la prima volta in questo settore può sembrare una operazione complicata ma non è così. Nella grande maggioranza dei programmi di modellazione 3D è possibile esportare il nostro disegno in questo particolare formato. 

    Il file “stl” dovrà essere caricato su dei particolari programmi per impostare tutti i settaggi e parametri della nostra stampante 3D.   

    Esempio visualizzazione file stl su Windows

    3 – Lo Slicing e il G-Code

    Una volta ottenuto il nostro file .stl lo dovremmo elaborare tramite un software di “Slicing” per impostare tutti i vari parametri della nostra stampante. Tramite questi software si possono impostare tutti i dati della nostra stampante 3D e tutti i parametri per la stampa indicando prima di tutto il tipo di materiale che andremo ad utilizzare (clicca qui per scoprire quali sono i materiali più utilizzati per la stampa 3D), lo spessore e precisione del layer, il riempimento dell’oggetto e la velocità di stampa ecc.

    Schermata Slic3r per impostazione stampante Prusa i3 MK2

    Dovremmo andare a scegliere il nostro software di “Slicing” in base alla nostra stampante. Certe stampanti come per esempio la Zortrax M200 utilizza esclusivamente un suo programma dedicato mentre con altri tipi di stampanti 3D (ad esempio un Prusa i3MK3) si possono utilizzare i vari software presenti on line.

    Sul web esistono dei software gratuiti ed a pagamento. Il software più usato tra quelli con licenza è Simplify 3D, mentre per quanto riguarda i software gratuiti i più usati sono CURA e Slic3r

    Una volta elaborato il file stl ed inseriti tutti i parametri per la stampa si salva nuovamente il file in un formato apposito che possa essere letto dalla stampante 3D, il G-Code. Il g.code non è altro che un file di testo con la codifica di tutti i movimenti che la nostra stampante dovrà effettuare per realizzare il nostro oggetto.

    A questo punto attraverso una chiavetta usb o un sd inserita nella stampante si può mandare in stampa l’oggetto.

    Se non hai a disposizione una stampante 3D e hai un modello 3D da stampare o vuoi realizzare un tuo progetto, contattaci per un preventivo. 

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