• CONTRIBUIAMO ALLA STAMPA 3D DELLE VALVOLE DI RACCORDO PER MASCHERE D’EMERGENZA E VISIERE PROTETTIVE

    CONTRIBUIAMO ALLA STAMPA 3D DELLE VALVOLE DI RACCORDO PER MASCHERE D’EMERGENZA E ALLA REALIZZAZIONE DI VISIERE PROTETTIVE

    REALIZZAZIONE VALVOLE MEDIANTE STAMPA 3D

    Anche noi di Plastik Studio 3D abbiamo messo a disposizione le nostre stampanti per fornire gratuitamente all’Ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone delle valvole di raccordo per maschere d’emergenza realizzate mediante l’utilizzo della tecnologia di stampa 3D.

    Ci siamo uniti ad altri LAB ed aziende locali per dare un supporto immediato alla lotta contro il COVID-19. Abbiamo donato come da richiesta, un totale 10 valvole e 20 raccordi.

     Di seguito immagini dal Web dello schema di funzionamento dei raccordi.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    L’idea è tanto semplice quanto geniale. Gli ingegneri di Isinnova (ai quali facciamo i complimenti) hanno riadattato le maschere per andare sott’acqua, realizzando a tempo record il prototipo che due ospedali bresciani hanno avuto subito modo di testare con successo. Il progetto è stato messo a disposizione di tutte le strutture interessate, pubblicando sul sito le istruzioni. Di seguito il link al sito ufficiale https://www.isinnova.it/easy-covid19/.

    Inoltre, Decathlon Italia ha donato 10mila delle proprie maschere Easybreath alle Regioni italiane.

    Una prima grande richiesta, pari a circa 500 valvole, è stata effettuata dal FabLab di Bergamo che in un paio di giorni ha ricevuto più di 600 adesioni di persone o lab disponibili a realizzarle. Successivamente, l’appello è stato esteso a tutti i maker italiani, che subito tramite i social si sono attivati per rifornire gli ospedali di tutta Italia. Questo è un chiaro esempio di come la stampa 3D, anche a livello locale, è uno strumento che permette di avere piccoli lotti di modelli funzionali in brevissimo tempo.

    Di seguito le foto delle valvole da noi realizzate: 

    REALIZZAZIONE VISIERE PROTETTIVE

    Vista la carenza di dispositivi di protezione individuale e mascherine, ci siamo subito messi i disposizione a livello locare per la realizzazione di visiere protettive. 

    visiera

    Il modello è molto semplice ed è composto da 4 componenti:

    1 – Cerchietto di supporto /

    2 – Foglio A4 trasparente /

    3 – Profilo di rinforzo inferiore / 

    4 – Fascia per evitare che il foglio trasparente si sganci.

     

     

     

     

     

    La visiera è facile da stampare e si monta in pochissimo tempo. La sua struttura permette inoltre di cambiare o sterilizzare la visiera trasparente dopo l’utilizzo.
    Se hai una stampante 3D e vuoi contribuire alla realizzazione di questi modelli puoi scriverci via mail all’indirizzo info@plastikstudio3d.it e ti invieremo i file pronti da stampare. Il modello da noi realizzato è stato scaricato da internet, ed ottimizzato per migliorare funzionalità e la fruibilità della visiera. 
    I file ed i modelli sono di libera riproduzione ma non possono essere usati per scopi commerciali.

    Abbiamo realizzato in pochi giorni 30 visiere protettive e le abbiamo messe a disposizione degli operatori del nostro paese.  

     

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  • STAMPA 3D PROGETTI UNIVERSITARI

    STAMPA 3D PROGETTI UNIVERSITARI

    Oggi vi voglio parlare con un caso concreto di come la stampa 3D può essere di supporto a designer e progettisti in fase di studio e sviluppo del progetto. 

    Abbiamo collaborato alla realizzazione di un progetto ideato da Alex Tonussi, studente di design dell’Università di IUAV di Venezia.

    Il nome del progetto è “E7 Mobilità Assistita”. Trattasi di uno scooter a tre ruote per anziani, o per chi ha ridotte capacità motorie con un design tutto nuovo. Oltre ai rendering, Alex ha voluto realizzare il suo progetto stampato in 3D per dar forma alla propria idea progettuale. I pezzi del modello 3D sono stati stampati con stampanti a fusione di filamento per i componenti più grandi, mentre per i piccoli componenti di dettaglio sono state usate stampanti a resina. Noi di Plastik Studio 3D abbiamo realizzato gli schienali e la scocca dello scooter. Una volta stampati tutti i pezzi, il modello è stato assemblato e fissato su una lastra di plexiglas. 

     

    Con la stampa 3D è possibile realizzare forme particolari e molto complesse in poco tempo ed a prezzi contenuti. La stampa 3D può essere infatti un valido supporto per gli studenti universitari per realizzare i propri progetti in modo semplice e veloce. Noi di Plastik Studio 3D ci occupiamo di stampa 3D a Pordenone, abbiamo a disposizione diverse stampanti 3D anche di grande formato (ad esempio abbiamo in casa una RAISE 3D pro2) per poter realizzare qualsiasi tipo di progetto. Possiamo utilizzare vari materiali tra cui, PLA, ABS, ASA e NYLON. Per i progetti che necessitano di finiture particolare siamo in grado di utilizzare filamenti speciali ad esempio materiali effetto legno, traslucidi, fluorescenti, effetto seta e plastiche flessibili.

    Abbiamo inoltre aiutato diversi studenti a realizzare i propri modelli, non solo per quanto riguarda la stampa ma offriamo supporto anche nella fase di preparazione del modello 3D con lo scopo di sviluppare modelli ottimizzati per la stampa. Il tutto per ridurre tempi e costi.

    Di seguito altri esempio di concept realizzati (clicca sull’immagine per aprirla). 

     

    Per tutti gli studenti universitari offriamo prezzi molto vantaggiosi. Il nostro consiglio è appunto contattarci già dai primi concept del modello per sviluppare i disegni 3D già ottimizzati per la stampa. 

    Leggi il nostro articolo con i principi base ed entra anche tu nel mondo della stampa 3D! “Come stampare in 3D

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  • PORTACHIAVI E GADGET STAMPATI IN 3D

    PORTACHIAVI E GADGET STAMPATI IN 3D

     

    Grazie alla stampa 3D l’unico limite rimasto è la sola immaginazione. Dai volume al tuo brand, caratterizza il tuo stile e la tua immagine con un gadget personalizzato!

    Basta con i soliti portachiavi tutti della stessa forma e colore, dove si può solo indicare il nome della propria ditta, distinguiti con un portachiavi o gadget con la forma e colori che più rispecchiano la tua azienda. 

    Siamo in grado di sviluppare un modello da una immagine, un logo o una semplice idea. Non c’è limite di forma e di colore. Grazie alla produzione con le stampanti 3D, e quindi senza l’uso di stampi possiamo realizzare anche tarature limitate senza un vincolo di ordine minimo

    Dal tuo logo al tuo gadget

    Plastik Studio 3D è il partner ideale se vuoi realizzare e produrre gadget personalizzati, da regalare ai tuoi clienti o per eventi e manifestazioni pbblicitarie.

    Le possibilità sono molteplici, infatti è possibile realizzare riproduzione di piccole e medie dimensioni 3D del tuo logo, realizzare portachiavi personalizzati, gadget aziendali, decorazioni per ufficio, allestimenti per banconi, negozi e vetrine, merchandising per fiere … e molto altro ancora!

    Proponici la tua idea, saremo felici di svilupparla insieme! Un nostro esperto sarà a vostra disposizione per realizzare un modello 3D a colori gratuito sulla base della vostra richiesta, che vi sarà poi spedito via mail e solo se sarete soddisfatti potrete confermare l’ordine.

    Ecco alcuni esempi:

     

    Contattaci per maggiori informazioni senza impegno. 

  • FOTOGRAFIE STAMPATE IN 3D

    FOTOGRAFIE STAMPATE IN 3D

    COSA SONO

    Grazie alla tecnologia e della stampa 3D è possibile stampare la nostra foto preferita in 3D ma ora mi spiegherò meglio. Con la stampa 3D è possibile realizzare delle stupende litofanie in modo semplice e veloce partendo da una fotografia di nostra scelta. La foto viene elaborata da un programma, che spiegato in maniera molto semplice, assegna ad ogni colore, o meglio ad ogni variazione cromatica, un determinato spessore in modo tale da creare dei giochi di luce, una volta messa la nostra litofania davanti ad una qualsiasi fonte luminosa. 

    Nell’immagine sottostante possiamo vedere un esempio di una litofania realizzata con la stampa 3D partendo da una foto di un castello. Nella prima foto vediamo l’immagine originale, nella seconda la litofania stampata in 3D e nella terza immagine la litofania messa conto luce.

     

     

    FOTOGRAFIE STAMPATE IN 3D

    Come spiegato nel paragrafo precedente, grazie alla stampa 3D è possibile realizzare delle stupende litofanie in pochi minuti e partendo da qualsiasi fotografia. E’ possibile realizzarle di svariate forme e dimensioni. Si possono realizzare infatti, tramite appositi programmi di elaborazione delle immagini, litofanie rettangolari, curve o addirittura sferiche. 

    Le litofanie rettangolari o curve possono essere utilizzate per realizzare dei piccoli quadri, per rendere unica la nostra foto preferita. Le litofanie sferiche invece si utilizzano per creare lampade completamente personalizzate. 

     

    REALIZZARE LA TUA LITOFANIA PERSONALIZZATA

    Per realizzare la litofania della tua foto preferita ti basterà contattarci telefonicamente o via mail.  Realizzare la tua litofania è semplice e veloce, a te basterà solo spedirci l’immagine che desideri stampare via mail o anche via Whastapp, specificando forma e dimensioni ed al resto ci penseremo noi! La stamperemo e la spediremo direttamente a casa tua. La foto può essere inoltre corredata da una base semplice o con una dedica, per rendere ancora tutto più speciale! 

    Una litofania può essere un regalo unico per rendere la tua foto preferita ancor più originale.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

  • MIGLIOR PROGRAMMA DI DISEGNO 3D GRATUITO

    MIGLIOR PROGRAMMA DI DISEGNO 3D GRATUITO

    Oggi vi voglio parlare del miglior programma di disegno 3D gratuito, FUSION 360. Se siete dei privati e volete un programma professionale con licenza gratuita per modellare in 3D il miglior programma è sicuramente FUSION 360. Ora vi spiegherò quali sono i pregi del programma, come installarlo nel vostro PC e come attivare la licenza gratuita. 

    I VANTAGGI DI FUSION 360

    Perché vi consiglio di imparare ad utilizzare FUSION 360 per la realizzazione dei vostri modelli 3D? Secondo me è il miglior programma di disegno 3D perché innanzitutto è molto intuitivo da utilizzare ed in rete è presente una community molto attiva dove reperire tutorial e tutto quello che serve per iniziare a modellare. FUSION 360 è un programma praticamente completo su tutti i fronti perché ci permette di lavorare su più ambienti, solido, superfici, mesh. Cosa da non sottovalutare è anche la possibilità di fare elaborazioni fotorealistiche dei propri modelli 3D ed e Autodesk da la possibilità di appoggiarsi ai propri server qualora non si abbia un pc abbastanza potente per realizzare il rendering. Ultimo aspetto è che il programma per le piccole start-up, i freelance e gli hobbisti è completamente GRATUITO! Vuoi iniziale subito a modellare in 3D? Ora ti spiegherò come installare ed attivare la licenza per uso personale di FUSION 360! 

    SCARICARE E INSTALLARE FUSION 360 AGGIORNAMENTO 2020 

    Innanzitutto prima di installare FUSION 360 dovremmo andare a vedere se il nostro PC supporta l’installazione di questo programma. I requisiti minimi per installare FUSION 360 sono i seguenti:

                                                                         Requisiti minimi FUSION 360

    La seconda cosa importante prima di poter scaricare Fusion 360 è avere un account Autodesk. L’operazione è molto semplice e del tutto guidata, potete registrarvi direttamente cliccando su questo link: Registrazione Account Autodesk

    Se abbiamo il nostro account Autodesk ed il nostro PC supporta l’installazione di FUSION 360, possiamo scaricarlo e installarlo dal seguente link: https://www.autodesk.com/products/fusion-360/free-trial
    Una volta aperta la pagina del sito Autodesk, andiamo a cliccare sul pulsante con indicato “personal use”, come indicato nell’immagine sottostante.

    Una volta cliccato su Download For Personal Use, troveremo questa schermata dove dovremmo andare a cliccare su “Get Started“. Inizierà subito un download di un file di installazione di circa 12 MB. Terminato il download andiamo ad aprire il file di installazione. 

    Una volta terminato il download e seguita la procedura di installazione avremmo installato FUSION 360 sul nostro PC.  Come già anticipato al primo paragrafo, se non avete già account Autodesk, dovrete crearne uno seguendo la procedura guidata.
    Inoltre se alla prima apertura di FUSION360, vi chiederà la creazione di un “team di lavoro” seguite la procedura e create un team inserendo il vostro nome, o uno a piacimento.  

    ATTIVAZIONE LICENZA GRATUITA PER USI NON COMMERCIALI

    Ora vi spiegherò passo passo come attivare la licenza gratuita per usi non commerciali. 

    Innanzitutto come prima cosa apriamo FUSION 360. Nella schermata principale del programma in alto a destra troverete un pulsante arancione con scritto “Subscribe Now”
    Se all’apertura di FUSION360 non troverete questa icona, vorrà dire che il software è già stato registrato come licenza per usi non commerciali.
    Diversamente passiamo a punto successivo.

    Cliccando su “Subscrive Now” ci apparirà questa finestra dove ci chiederà di acquistare la licenza oppure, troveremo in basso la scritta “Are you a StartUp, non-commercial user or student?” che tradotto in italiano significa “Sei una StartUp, un utente con fini non commerciali o uno studente?”. Per proseguire clicchiamo appunto su questo link in blu. 

    Nella schermata successiva dovremmo scegliere per quale uso utilizzerete FUSION 360. Se siete una piccola start-up potete scegliere la prima opzione, se invece siete dei privati ed utilizzerete fusion per i vostri progetti personali andrete a selezionare la voce “Non commercial use”. La voce “educational use” è dedicata a docenti e studenti universitari. Io vi mostrerò come completare la registrazione selezionando la voce “Non commercial use” che credo sia la più adatta per molti di voi. 

    Clicchiamo quindi su “Personal, non-commercial use”

    Una volta cliccato sulla voce “non commercial use” vi si aprirà automaticamente questa schermata dove dovrete spuntare le due caselle vuote dove dichiarerete sostanzialmente di utilizzare FUSION 360 non per scopi commerciali. Spuntiamo le due caselle e clicchiamo sul pulsante verde “Continue”.

     

     

    Come ultimo passo, andiamo a cliccare su “Complete Registration” come indicato nell’immagine sottostante. 

    Se vi compare questa schermata vorrà dire che abbiamo eseguito tutti i passaggi correttamente ed ora potremmo utilizzare FUSION 360 per i nostri progetti personali! Ora vi basterà cliccare su “Start using Fuzion 360” per iniziare subito a disegnare!

    Se il tutorial ti è piaciuto e ti invito a lasciare un like alla nostra pagina Facebook per sostenere il nostro progetto e rimanere aggiornati su tutti i nostri articoli.

     

     

     

     

  • MIGLIORARE L’ ADESIONE AL PIANO DI STAMPA

    COME MIGLIORARE L’ ADESIONE AL PIANO DI STAMPA

    PREMESSE E CONSIDERAZIONI GENERALI

    Benvenuto nel nostro blog, oggi ti voglio parlare di come migliorare l’adesione dei pezzi al piano di stampa della tua stampante 3D.

    Con il metodo che fra poco ti spiegherò ho risolto il 90% dei miei problemi riguardante la corretta adesione del primo layer al piano. 

    esempio di stampa che non aderisce al piano.

    Per ottenere una ottima adesione del primo layer è fondamentale la calibrazione della stampante e la corretta distanza tra ugello e piano di stampa. 

    Se avete calibrato la vostra stampante e ancora non riuscite ad ottenere un buon primo layer, oppure dopo un po’ la vostra stampa tende a staccarsi dal piano ho il consiglio giusto per te!

    Prima di adottare la soluzione che vi illustrerò di seguito premetto che, stampando PLA ho provato sia la lacca ultra forte, sia il nastro kapton e anche la vinavil.

    Lacca ultra forte

    Colla vinilica

    Nastro Kapton

     

     

    La lacca è sicuramente un ottimo aiuto “economico” dato il basso costo. Il difetto però è che forma una patina sia sul piatto che sul pezzo stampato che delle volte è difficile rimuovere, specialmente se l’alone si trasferisce sulla base del nostro pezzo.

    Per quanto riguarda il nastro kapton anche questo è un valido aiuto solo che ha un costo maggiore rispetto alla lacca, bisogna metterlo con cura e delle volte però non da i risultati sperati.

    Se vogliamo un incoraggio ultra forte la vinavil sicuramente è uno dei rimedi più efficaci solamente che se ne mettete troppa dovrete usare martello e scalpello per rimuovere il pezzo stampato.

    Vinavil e lacca inoltre hanno il dimetto che sia per pulire il piatto che per rimuovere i pezzi il più delle volte si deve andare a “sforzare” sul piano di stampa e questo a me personalmente non è mai piaciuto. 

    TEST E PROVE DI STAMPA TAPPETINO LOCKBUILD

    Una valida alternativa ai metodi sopra citati è l’utilizzo del tappetino LockBuild.

    Non è altro che un semplice tappetino da applicare direttamente sul piano di stampa della vostra stampante e potrete stampare senza più l’utilizzo di lacca o colle particolari

    Tappetino LockBuild

    Ormai ne ho acquistati e testati 5 o 6, esistono di due colori arancione e nero e di diverse misure in base alla dimensione del piano della vostra stampante. 

    Ho acquistato sia la versione del tappetino arancione ( acquistato da Filoprint ) sia la versione nera (acquistata su E-Bay ). Devo dire che versione arancione rispetto a quella color nero ha avuto una resa nettamente migliore. Credevo che i due tappetini fossero uguali e ho acquistato quello nero più che altro per estetica. Il costo del tappetino per stampanti con piano di stampa 20×20 cm è di circa 11 euro. Per utilizzare il tappetino LockBuild basta seguire le istruzioni per applicarlo correttamente e siete subito pronti a stampare. 

    Quello che più mi ha sbalordito di questo tappeto è sia la perfetta adesione del primo layer sia l‘ottima finitura della base del pezzo stampato.

    Per garantire l’adesione stampa dopo stampa pulisco sempre bene il piatto dopo ogni stampa e i risultati sono sempre ottimi. Una volta ultimata la stampa, con l’utilizzo di un taglierino (attenzione alla punta) o ad una lama sottile basterà alzare uno spigolo del pezzo stampato per rimuoverlo facilmente

    Un tappetino mi dura circa due/tre mesi poi inizia pian piano a deteriorarsi e seccarsi e non resta altro che rimuoverlo e sostituirlo. Nella pagina Facebook abbiamo postato un video di come applicarlo correttamente. Ti lascio QUI il link diretto. 

    CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI FINALI

    Sicuramente da provare, a mio avviso un valido sostituto ai metodi tradizionali.

    Per me è stato già un enorme passo avanti non dover più stare a pulire lacca o colla dal piatto e non dover più maltrattare il piano della stampante per rimuovere i pezzi realizzati.

    Poi la finitura della base del pezzo stampato e l’ottima adesione fanno il resto. 

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  • ASA – MATERIALE PER LA STAMPA 3D RESISTENTE AL CALORE ED AI RAGGI DEL SOLE

    ASA – IL MATERIALE PER LA STAMPA 3D RESISTENTE AL CALORE ED AI RAGGI DEL SOLE

    Sempre più spesso mi viene chiesto quale sia il materiale per la stampa 3D resistente al calore ed ai raggi del sole.

    Basta fare una rapida ricerca su internet leggendo i post nei vari forum per capire che questo materiale è l’ASA (Acrylonitrile Styrene Acrylate). La caratteristica principale di questo materiale è la sua resistenza alle condizioni atmosferiche quali raggi UV e l’acqua.

    Un’altro materiale delle caratteristiche simili (o il più simile come prestazioni) è l’ABS. Il vantaggio dell’ASA però è quello di soffrire meno il warping durante il raffreddamento, difetto che rende l’ABS particolarmente ostico da stampare. (Vedi qui le principali differenze tra le varie stampanti 3D in commercio)

    Non starò qui ad annoiarvi con la storia del materiale, l’esatta composizione chimica o quant’altro, per questo c’è la fidata wikipedia, veniamo ora ai fatti. 

    TEST E CONFRONTO TRA PLA – ABS – ASA

    Ora che abbiamo capito quali sono le caratteristiche di questo materiale, mi sono chiesto però quali fossero le differenze effettive di prestazioni tra l’ASA, l’ABS e il PLA ed ora vi spiego il perché. 

    Avevo bisogno di realizzare un supporto per il cellulare da lasciare in auto, più precisamente sopra il cruscotto, quindi nella parte più esposta dell’auto ai raggi del sole ed al calore

    Esempio supporto cellulare per auto

     

    Il supporto ha una forma particolare quindi non era facilissimo da stampare e lì per lì mi sono detto, lo stampa in PLA con alto riempimento cosa vuoi che succeda

    Prima di realizzare il prototipo però, ho voluto fare questo test: ho stampato tre dischetti, uno in PLA nero della ICE Filament (vi lascio qui il link della nostra recensione), uno in ABS nero e l’ultimo in ASA. I dischetti sono stati realizzati di diametro 50 millimetri per uno spessore di 3 millimetri, entrambi con la stessa percentuale di riempimento. 

    Campioni test ASA ABS PLA

    Ho voluto testare il comportamento di questi 3 materiali lasciandoli sopra il cruscotto dell’auto in un caldo pomeriggio di Luglio (dalle 11:00 alle 15:00 circa). Il termostato dell’auto indicava una temperatura di 37 gradi. Lo so, il valore è puramente indicativo e non rappresenta l’esatta temperatura esterna ne tantomeno quella interna  dell’auto. Ma sicuramente la temperatura del cruscotto era maggiore.

    RISULTATI: 

    PLA: il PLA si era letteralmente “ammorbidito” ed era malleabile al tatto, però una volta tolto dal cruscotto e portato all’interno dello studio, e che quindi si era raffreddato, subito è tornato allo stato solido. Quindi il PLA non ha per nulla superato la prova

    ABS: l’ABS al tatto era rimasto solido e non presentava fenomeni di cedimenti o indebolimenti, quindi ha superato pienamente il test. 

    ASA: anche l’ASA supera a pieni voti il test, in quanto non presenta ne fenomeni di cedimento ne di ammorbidimento del pezzo. 

    CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI FINALI

    Chiaramente il test ed i risultati non hanno nessuna valenza scientifica, però ci fanno capire che scegliere il materiale giusto per il prototipo che dobbiamo andare a realizzare è di fondamentale importanza

    Il mio consiglio quindi, se dovete realizzare dei pezzi particolari che devono stare in auto sotto al sole, o che devono resistere a temperature abbastanza alte, è quello di realizzarli in ABS o ASA. Il vantaggio dell’ASA però è quello di soffrire meno il warping durante il raffreddamento. Quindi se avete una stampante con il piano di stampa aperto vi consiglio senza dubbio l’ASA. 

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  • COME SCEGLIERE LA PRIMA STAMPANTE 3D

    COME SCEGLIERE LA PRIMA STAMPANTE 3D

     

    LE STAMPANTI 3D A FUSIONE DI FILAMENTO

    In questo articolo vedremo quali sono i vati tipi di stampanti presenti nel mercato, principi base di funzionamento e come scegliere la prima stampante 3D da acquistare. 

    “La stampa 3D si può definire come un metodo di produzione attraverso con il quale vengono creati oggetti tridimensionali, sovrapponendo progressivamente vari strati di materiale, partendo da un modello 3D digitale. Il modello digitale viene prodotto con software dedicati e successivamente elaborato per essere poi realizzato, strato dopo strato, attraverso una stampante 3D (clicca qui per scoprire come stampare in 3d).

    I VARI TIPI DI STAMPANTI 3D IN COMMERICIO

    Nel mercato sono presenti vari tipi di stampanti 3D a fusione di filamento, dai più economici che possono partire dai 250 euro ai modelli più costosi che possono arrivare a costare più di 5.000 euro. Il prezzo incide principalmente sulla grandezza del piano di stampa (più è grande maggiore sarà la dimensione degli oggetti che potremmo stampare), dalla struttura e dai vari componenti e accessori montati sulla stampante. Vediamo ora i principali modelli presenti nel mercato e i loro prezzi. 

    Stampanti 3D base (dai 250 ai 500 euro)

    Stampante 3D modello Wanhao i3

    Le stampanti 3D più economiche sono caratterizzate da una struttura o telaio molto semplice, come ad esempio quella nella foto qui accanto (modello Wanhao i3). Sono generalmente composte da un piano di stampa di circa 20×20 cm, assi verticali ed orizzontali realizzati con delle barre metalliche, dei motori elettrici per permettere lo spostamento del piano di stampa e dell’estrusore, un estrusore e un case dove viene collocata tutta la parte elettrica.

    Questo tipo di stampante è ottima per chi ha un budget ridotto e vuole imparare ad utilizzare questo tipo di macchinari, in quanto il meccanismo di funzionamento è semplice ed intuitivo da utilizzare. Se un punto a favore per queste stampanti è certamente il prezzo, i punti a sfavore sono diversi. Innanzitutto c’è da dire che non sono certamente adatte per la produzione di pezzi in serie, in quanto quasi prima di ogni stampa dovremmo controllare che sia calibrata correttamente e che la stampa proceda correttamente almeno per i primi strati. Un secondo limite di queste stampanti è che non avendo il piano di stampa chiuso non si possono (o perlomeno risulta difficoltoso) stampare materiali come ABS e NYLON che tendono a ritirarsi o ad staccarsi dal piano di stampa se non correttamente a temperatura. 

    Caratteristiche principali modello Wanhao i3 – costo 450 euro circa – (fonte dati sito ufficiale)

    Dimensione massima area di stampa: 200x200x180.

    Estrusore: Singolo – tipo MK10.

    Piano di stampa: Riscaldato a temperatura regolabile fino a 100 gradi.

    Velocità massima di stampa: 70 mm/s.

    Stampanti 3D di livello intermedio (dai 500 ai 1000 euro)

    Se abbiamo a disposizione dalle 500 ai 1.000 euro, sicuramente una delle migliori stampanti 3D in commercio è la PRUSA i3 MK3

    Stampante 3D tipo PRUSA i3 MK3

    A prima vista, potrebbe sembrare molto simile al modello citato precedentemente ma sono due macchine con prestazioni completamente diverse.

    La differenza sostanziale sta nei sensori, nella qualità delle componenti sia meccaniche che elettroniche.

    Questa stampante è dotata di moltissimi sensori per rendere la macchina affidabile e precisa. Monta un sensore per la calibrazione automatica, un sensore di fine filo (utile quando il filamento si rompe) ed ha la possibilità di riprendere la stampa dopo una interruzione di corrente. E’ realizzata con una struttura molto più resistente rispetto alla Wanhao e monta uno degli estrusori migliori presenti nel mercato (e3dV6).
    La combinazione tra una struttura solida, delle componenti di qualità e un’elettronica all’avanguardia permetto a questa stampante di realizzare ottime stampe ed avere anche una elevata velocità di stampa circa 200 mm/s (fonte sito ufficiale PRUSA i3 MK3).

     

    Caratteristiche principali modello PRUSA i3 MK3 – costo 780 euro circa – (fonte dati sito ufficiale): 

    Dimensione massima area di stampa: 250x210x210.

    Estrusore: Singolo – tipo e3dV6.

    Piano di stampa: Riscaldato a temperatura regolabile fino a 100 gradi con superficie di stampa removibile.

    Velocità massima di stampa: 200 mm/s.

     

    Stampanti 3D semi-professionali (dai 1.000 ai 5.000 euro)

    Entriamo ora nella sezione della macchine semi-professionali e vi porerò come esempio in foto una RAISE 3D

    Stampante 3D modella RAISE 2N Plus

     

     

    Le stampanti semi professionali oltre ad avere una grande volume di stampa, che può arrivare anche a più di 300x300x600 mm hanno una struttura molto solida e il piano di lavoro della macchina è completamente chiuso. La chiusura permette di mantenere una temperatura costante sia del piatto che dell’intera area di lavoro della stampante. Ciò permette di stampare materiali particolari che necessitano appunto di un’area a “temperatura controllata” per evitare deformazioni e distaccamenti dal pitto. 

    Un’altra caratteristica delle macchine semi professionali, è che molte di esse montano un doppio estrusore. Il doppio estrusore ci permette di poter stampare 2 materiali diversi allo stesso tempo, ad esempio è possibile usare un ,materiale per realizzare il pezzo da realizzare e un’altro materiale per realizzare i supporti. Oppure molto semplicemente potremmo andare a realizzare stampe multicolor senza dover arrestare la macchina per cambiare il filamento. 

    Chiaramente il tutto accompagnato da una quantità elevata di sensori che rendono queste macchine particolarmente affidabili e facili da utilizzare.

    Oltre alla RAISE 3D le altre due marche più famose in questa categoria di stampanti sono le Zortrax e le Ultimaker. Vi lascio i link ai siti ufficiali per farvi una idea. 

    Caratteristiche principali modello RAISE 3D 2N PLUS – costo 4.300 euro circa – (fonte dati sito ufficiale): 

    Dimensione massima area di stampa: 300x300x600 mm.

    Estrusore: Doppio

    Piano di stampa: Riscaldato a temperatura regolabile fino a 100 gradi con superficie di stampa removibile.

    Velocità massima di stampa: 150 mm/s.

    Conclusioni e considerazioni finali

    Dopo aver visto quali tipi di stampanti 3D sono presenti nel mercato ed i loro rispettivi prezzi sicuramente ora sarete in grado di scegliere la tipologia di stampante che più si adatta alle vostre esigenze.

    Per chi è un appassionato di tecnologia e ama sperimentare il mio consiglio è quello di orientarsi verso una stampante 3D base. Le stampanti 3D base possono essere personalizzate dall’utente e si possono apportare migliorie di vario genere. Su internet infatti si trovano diversi progetti gratuiti sviluppati dagli utenti. 

    Per chi invece ha poca conoscenza del mondo della tecnologia ma vuole comunque buttarsi su questo mondo il mio consiglio è quello di acquistare una stampante di livello intermedio. Se non siamo degli esperti o abbiamo poco tempo da dedicare a settaggi e tarature della stampante il rischio è quello di “stufarsi” e lasciare la macchina inutilizzata. Con una macchina di livello intermedio saremo subito pronti a stampare i nostri progetti. 

    Se invece abbiamo a disposizione un budget alto chiaramente il mio consiglio è quello di acquistare una stampante semi professionale. Con queste stampanti ci si può sbizzarrire e non abbiamo praticamente nessun vincolo. 

     

  • COME STAMPARE IN 3D

    COME STAMPARE IN 3D

    1 – Il modello 3D

    Disegno del nostro modello 3D tramite programmi CAD.

     

    Partendo dal presupposto che abbiamo acquistato la nostra prima stampante e siamo pronti per la lanciare la prima stampa, per poter stampare in 3D prima di tutto dobbiamo avere un disegno o un modello 3D da stampare. Se intendiamo stampare un nostro progetto dovremmo per prima cosa disegnarlo in 3D. Il nostro modello 3D può essere realizzato con dei programmi di disegno 3D a pagamento come il famoso AutoCAD oppure utilizzando programmi gratuiti come ad esempio Free CAD. 

    Esistono on line siti dove scaricare gratuitamente o a pagamento modelli 3D pronti da stampare, il più famoso è Thingiverse.

     

    Esempio di scansione 3D

    Inoltre se ad esempio vogliamo riprodurre un oggetto esistente molto complesso da ridisegnare a computer è possibile utilizzare uno scanner 3D. Questi particolari scanner sono in grado di digitalizzare l’oggetto reale in un modello 3D pronto per essere stampato. 

     

    2 – Il file “stl”

    Una volta realizzato il disegno tridimensionale dell’oggetto tramite CAD oppure ottenuta la scansione, il modello deve essere esportato in un preciso formato chimato “.stl” (Stereo Lithography interface). Per chi si approccia per la prima volta in questo settore può sembrare una operazione complicata ma non è così. Nella grande maggioranza dei programmi di modellazione 3D è possibile esportare il nostro disegno in questo particolare formato. 

    Il file “stl” dovrà essere caricato su dei particolari programmi per impostare tutti i settaggi e parametri della nostra stampante 3D.   

    Esempio visualizzazione file stl su Windows

    3 – Lo Slicing e il G-Code

    Una volta ottenuto il nostro file .stl lo dovremmo elaborare tramite un software di “Slicing” per impostare tutti i vari parametri della nostra stampante. Tramite questi software si possono impostare tutti i dati della nostra stampante 3D e tutti i parametri per la stampa indicando prima di tutto il tipo di materiale che andremo ad utilizzare (clicca qui per scoprire quali sono i materiali più utilizzati per la stampa 3D), lo spessore e precisione del layer, il riempimento dell’oggetto e la velocità di stampa ecc.

    Schermata Slic3r per impostazione stampante Prusa i3 MK2

    Dovremmo andare a scegliere il nostro software di “Slicing” in base alla nostra stampante. Certe stampanti come per esempio la Zortrax M200 utilizza esclusivamente un suo programma dedicato mentre con altri tipi di stampanti 3D (ad esempio un Prusa i3MK3) si possono utilizzare i vari software presenti on line.

    Sul web esistono dei software gratuiti ed a pagamento. Il software più usato tra quelli con licenza è Simplify 3D, mentre per quanto riguarda i software gratuiti i più usati sono CURA e Slic3r

    Una volta elaborato il file stl ed inseriti tutti i parametri per la stampa si salva nuovamente il file in un formato apposito che possa essere letto dalla stampante 3D, il G-Code. Il g.code non è altro che un file di testo con la codifica di tutti i movimenti che la nostra stampante dovrà effettuare per realizzare il nostro oggetto.

    A questo punto attraverso una chiavetta usb o un sd inserita nella stampante si può mandare in stampa l’oggetto.

    Se non hai a disposizione una stampante 3D e hai un modello 3D da stampare o vuoi realizzare un tuo progetto, contattaci per un preventivo. 

  • I MATERIALI PER LA STAMPA 3D

    I MATERIALI PER LA STAMPA 3D

    Premessa e considerazioni 

    Il mondo della stampa 3D è in costante evoluzione, le aziende che producono materiali per la stampa 3D riescono a produrre una grande vastità di materiali aventi caratteristiche diverse in modo da offrire ai propri clienti il materiale giusto per ogni tipo di progetto.

    Grazie all’ampia gamma di materiali disponibili è possibile stampare componenti in materie plastiche ad alta resistenza meccanica oppure realizzare modelli architettonici e di design.

    La scelta del materiale quindi parte dal progetto che vogliamo realizzare.

    I materiali per la stampa 3D più utilizzati

    Di seguito vi elencherò i materiali più utilizzati nel mondo della stampa 3D e le loro caratteristiche: 

    PLA

    Il PLA è senza dubbio il filamento più comunemente utilizzato nella stampa 3d. Il PLA è un materiale facile da stampare perché viene estruso ad una temperatura di circa 200 gradi e non presenta problemi di adesione al piano di stampa. Questo  materiale è adatto per realizzare modelli di design e di oggettistica che non necessitano di particolare resistenza. Il PLA è disponibile in moltissimi colori e ne esistono particolari tipi, ad esempio con effetto legno, traslucidi e fluorescenti.

     

    Esempio di stampe 3D in PLA

     

     

    ABS

    L’ ABS è un materiale molto resistente, ideale per oggetti duraturi nel tempo e con una buona resistenza agli urti. Viene stampato ad una temperatura superiore al PLA (230 gradi centigradi circa) e richiede degli accorgimenti particolari, quali il letto di stampa riscaldato, e preferibilmente una stampante a camera chiusa perché l’ABS tende a ritirarsi subito dopo essere estruso e pertanto il nostro pezzo potrebbe non aderire correttamente al piano di stampa e staccarsi.

     

    Esempio di oggetti realizzati in ABS

     

     

    PETG

    Questo materiale racchiude i pregi del PLA in quanto facile da stampare, ha delle temperature di estrusione contenute e possiede una bassissima tendenza al ritiro, e sia quelli dell’ABS come la resistenza meccanica, flessibilità e la possibilità di essere trattato dopo la stampa. Per questi motivi è consigliato per la stampa di pezzi di medio-grandi dimensioni che debbano resistere a sollecitazioni meccaniche. 

    Esempio di un oggetto stampato in PETG

     

    NYLON

    Con questo tipo di filamento è possibile produrre oggetti resistenti, flessibili e duraturi. Il difetto di questo materiale è che non può essere stampato con tutte le stampanti 3D perché necessita di una temperatura di estrusione maggiore di 250 gradi e tende a deformarsi durante la stampa. 

    Esempio di oggetto realizzato in Nylon

     

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