• COME SCEGLIERE LA PRIMA STAMPANTE 3D

    COME SCEGLIERE LA PRIMA STAMPANTE 3D

     

    LE STAMPANTI 3D A FUSIONE DI FILAMENTO

    In questo articolo vedremo quali sono i vati tipi di stampanti presenti nel mercato, principi base di funzionamento e come scegliere la prima stampante 3D da acquistare. 

    “La stampa 3D si può definire come un metodo di produzione attraverso con il quale vengono creati oggetti tridimensionali, sovrapponendo progressivamente vari strati di materiale, partendo da un modello 3D digitale. Il modello digitale viene prodotto con software dedicati e successivamente elaborato per essere poi realizzato, strato dopo strato, attraverso una stampante 3D (clicca qui per scoprire come stampare in 3d).

    I VARI TIPI DI STAMPANTI 3D IN COMMERICIO

    Nel mercato sono presenti vari tipi di stampanti 3D a fusione di filamento, dai più economici che possono partire dai 250 euro ai modelli più costosi che possono arrivare a costare più di 5.000 euro. Il prezzo incide principalmente sulla grandezza del piano di stampa (più è grande maggiore sarà la dimensione degli oggetti che potremmo stampare), dalla struttura e dai vari componenti e accessori montati sulla stampante. Vediamo ora i principali modelli presenti nel mercato e i loro prezzi. 

    Stampanti 3D base (dai 250 ai 500 euro)

    Stampante 3D modello Wanhao i3

    Le stampanti 3D più economiche sono caratterizzate da una struttura o telaio molto semplice, come ad esempio quella nella foto qui accanto (modello Wanhao i3). Sono generalmente composte da un piano di stampa di circa 20×20 cm, assi verticali ed orizzontali realizzati con delle barre metalliche, dei motori elettrici per permettere lo spostamento del piano di stampa e dell’estrusore, un estrusore e un case dove viene collocata tutta la parte elettrica.

    Questo tipo di stampante è ottima per chi ha un budget ridotto e vuole imparare ad utilizzare questo tipo di macchinari, in quanto il meccanismo di funzionamento è semplice ed intuitivo da utilizzare. Se un punto a favore per queste stampanti è certamente il prezzo, i punti a sfavore sono diversi. Innanzitutto c’è da dire che non sono certamente adatte per la produzione di pezzi in serie, in quanto quasi prima di ogni stampa dovremmo controllare che sia calibrata correttamente e che la stampa proceda correttamente almeno per i primi strati. Un secondo limite di queste stampanti è che non avendo il piano di stampa chiuso non si possono (o perlomeno risulta difficoltoso) stampare materiali come ABS e NYLON che tendono a ritirarsi o ad staccarsi dal piano di stampa se non correttamente a temperatura. 

    Caratteristiche principali modello Wanhao i3 – costo 450 euro circa – (fonte dati sito ufficiale)

    Dimensione massima area di stampa: 200x200x180.

    Estrusore: Singolo – tipo MK10.

    Piano di stampa: Riscaldato a temperatura regolabile fino a 100 gradi.

    Velocità massima di stampa: 70 mm/s.

    Stampanti 3D di livello intermedio (dai 500 ai 1000 euro)

    Se abbiamo a disposizione dalle 500 ai 1.000 euro, sicuramente una delle migliori stampanti 3D in commercio è la PRUSA i3 MK3

    Stampante 3D tipo PRUSA i3 MK3

    A prima vista, potrebbe sembrare molto simile al modello citato precedentemente ma sono due macchine con prestazioni completamente diverse.

    La differenza sostanziale sta nei sensori, nella qualità delle componenti sia meccaniche che elettroniche.

    Questa stampante è dotata di moltissimi sensori per rendere la macchina affidabile e precisa. Monta un sensore per la calibrazione automatica, un sensore di fine filo (utile quando il filamento si rompe) ed ha la possibilità di riprendere la stampa dopo una interruzione di corrente. E’ realizzata con una struttura molto più resistente rispetto alla Wanhao e monta uno degli estrusori migliori presenti nel mercato (e3dV6).
    La combinazione tra una struttura solida, delle componenti di qualità e un’elettronica all’avanguardia permetto a questa stampante di realizzare ottime stampe ed avere anche una elevata velocità di stampa circa 200 mm/s (fonte sito ufficiale PRUSA i3 MK3).

     

    Caratteristiche principali modello PRUSA i3 MK3 – costo 780 euro circa – (fonte dati sito ufficiale): 

    Dimensione massima area di stampa: 250x210x210.

    Estrusore: Singolo – tipo e3dV6.

    Piano di stampa: Riscaldato a temperatura regolabile fino a 100 gradi con superficie di stampa removibile.

    Velocità massima di stampa: 200 mm/s.

     

    Stampanti 3D semi-professionali (dai 1.000 ai 5.000 euro)

    Entriamo ora nella sezione della macchine semi-professionali e vi porerò come esempio in foto una RAISE 3D

    Stampante 3D modella RAISE 2N Plus

     

     

    Le stampanti semi professionali oltre ad avere una grande volume di stampa, che può arrivare anche a più di 300x300x600 mm hanno una struttura molto solida e il piano di lavoro della macchina è completamente chiuso. La chiusura permette di mantenere una temperatura costante sia del piatto che dell’intera area di lavoro della stampante. Ciò permette di stampare materiali particolari che necessitano appunto di un’area a “temperatura controllata” per evitare deformazioni e distaccamenti dal pitto. 

    Un’altra caratteristica delle macchine semi professionali, è che molte di esse montano un doppio estrusore. Il doppio estrusore ci permette di poter stampare 2 materiali diversi allo stesso tempo, ad esempio è possibile usare un ,materiale per realizzare il pezzo da realizzare e un’altro materiale per realizzare i supporti. Oppure molto semplicemente potremmo andare a realizzare stampe multicolor senza dover arrestare la macchina per cambiare il filamento. 

    Chiaramente il tutto accompagnato da una quantità elevata di sensori che rendono queste macchine particolarmente affidabili e facili da utilizzare.

    Oltre alla RAISE 3D le altre due marche più famose in questa categoria di stampanti sono le Zortrax e le Ultimaker. Vi lascio i link ai siti ufficiali per farvi una idea. 

    Caratteristiche principali modello RAISE 3D 2N PLUS – costo 4.300 euro circa – (fonte dati sito ufficiale): 

    Dimensione massima area di stampa: 300x300x600 mm.

    Estrusore: Doppio

    Piano di stampa: Riscaldato a temperatura regolabile fino a 100 gradi con superficie di stampa removibile.

    Velocità massima di stampa: 150 mm/s.

    Conclusioni e considerazioni finali

    Dopo aver visto quali tipi di stampanti 3D sono presenti nel mercato ed i loro rispettivi prezzi sicuramente ora sarete in grado di scegliere la tipologia di stampante che più si adatta alle vostre esigenze.

    Per chi è un appassionato di tecnologia e ama sperimentare il mio consiglio è quello di orientarsi verso una stampante 3D base. Le stampanti 3D base possono essere personalizzate dall’utente e si possono apportare migliorie di vario genere. Su internet infatti si trovano diversi progetti gratuiti sviluppati dagli utenti. 

    Per chi invece ha poca conoscenza del mondo della tecnologia ma vuole comunque buttarsi su questo mondo il mio consiglio è quello di acquistare una stampante di livello intermedio. Se non siamo degli esperti o abbiamo poco tempo da dedicare a settaggi e tarature della stampante il rischio è quello di “stufarsi” e lasciare la macchina inutilizzata. Con una macchina di livello intermedio saremo subito pronti a stampare i nostri progetti. 

    Se invece abbiamo a disposizione un budget alto chiaramente il mio consiglio è quello di acquistare una stampante semi professionale. Con queste stampanti ci si può sbizzarrire e non abbiamo praticamente nessun vincolo. 

     

  • COME STAMPARE IN 3D

    COME STAMPARE IN 3D

    1 – Il modello 3D

    Disegno del nostro modello 3D tramite programmi CAD.

     

    Partendo dal presupposto che abbiamo acquistato la nostra prima stampante e siamo pronti per la lanciare la prima stampa, per poter stampare in 3D prima di tutto dobbiamo avere un disegno o un modello 3D da stampare. Se intendiamo stampare un nostro progetto dovremmo per prima cosa disegnarlo in 3D. Il nostro modello 3D può essere realizzato con dei programmi di disegno 3D a pagamento come il famoso AutoCAD oppure utilizzando programmi gratuiti come ad esempio Free CAD. 

    Esistono on line siti dove scaricare gratuitamente o a pagamento modelli 3D pronti da stampare, il più famoso è Thingiverse.

     

    Esempio di scansione 3D

    Inoltre se ad esempio vogliamo riprodurre un oggetto esistente molto complesso da ridisegnare a computer è possibile utilizzare uno scanner 3D. Questi particolari scanner sono in grado di digitalizzare l’oggetto reale in un modello 3D pronto per essere stampato. 

     

    2 – Il file “stl”

    Una volta realizzato il disegno tridimensionale dell’oggetto tramite CAD oppure ottenuta la scansione, il modello deve essere esportato in un preciso formato chimato “.stl” (Stereo Lithography interface). Per chi si approccia per la prima volta in questo settore può sembrare una operazione complicata ma non è così. Nella grande maggioranza dei programmi di modellazione 3D è possibile esportare il nostro disegno in questo particolare formato. 

    Il file “stl” dovrà essere caricato su dei particolari programmi per impostare tutti i settaggi e parametri della nostra stampante 3D.   

    Esempio visualizzazione file stl su Windows

    3 – Lo Slicing e il G-Code

    Una volta ottenuto il nostro file .stl lo dovremmo elaborare tramite un software di “Slicing” per impostare tutti i vari parametri della nostra stampante. Tramite questi software si possono impostare tutti i dati della nostra stampante 3D e tutti i parametri per la stampa indicando prima di tutto il tipo di materiale che andremo ad utilizzare (clicca qui per scoprire quali sono i materiali più utilizzati per la stampa 3D), lo spessore e precisione del layer, il riempimento dell’oggetto e la velocità di stampa ecc.

    Schermata Slic3r per impostazione stampante Prusa i3 MK2

    Dovremmo andare a scegliere il nostro software di “Slicing” in base alla nostra stampante. Certe stampanti come per esempio la Zortrax M200 utilizza esclusivamente un suo programma dedicato mentre con altri tipi di stampanti 3D (ad esempio un Prusa i3MK3) si possono utilizzare i vari software presenti on line.

    Sul web esistono dei software gratuiti ed a pagamento. Il software più usato tra quelli con licenza è Simplify 3D, mentre per quanto riguarda i software gratuiti i più usati sono CURA e Slic3r

    Una volta elaborato il file stl ed inseriti tutti i parametri per la stampa si salva nuovamente il file in un formato apposito che possa essere letto dalla stampante 3D, il G-Code. Il g.code non è altro che un file di testo con la codifica di tutti i movimenti che la nostra stampante dovrà effettuare per realizzare il nostro oggetto.

    A questo punto attraverso una chiavetta usb o un sd inserita nella stampante si può mandare in stampa l’oggetto.

    Se non hai a disposizione una stampante 3D e hai un modello 3D da stampare o vuoi realizzare un tuo progetto, contattaci per un preventivo. 

  • I MATERIALI PER LA STAMPA 3D

    I MATERIALI PER LA STAMPA 3D

    Premessa e considerazioni 

    Il mondo della stampa 3D è in costante evoluzione, le aziende che producono materiali per la stampa 3D riescono a produrre una grande vastità di materiali aventi caratteristiche diverse in modo da offrire ai propri clienti il materiale giusto per ogni tipo di progetto.

    Grazie all’ampia gamma di materiali disponibili è possibile stampare componenti in materie plastiche ad alta resistenza meccanica oppure realizzare modelli architettonici e di design.

    La scelta del materiale quindi parte dal progetto che vogliamo realizzare.

    I materiali per la stampa 3D più utilizzati

    Di seguito vi elencherò i materiali più utilizzati nel mondo della stampa 3D e le loro caratteristiche: 

    PLA

    Il PLA è senza dubbio il filamento più comunemente utilizzato nella stampa 3d. Il PLA è un materiale facile da stampare perché viene estruso ad una temperatura di circa 200 gradi e non presenta problemi di adesione al piano di stampa. Questo  materiale è adatto per realizzare modelli di design e di oggettistica che non necessitano di particolare resistenza. Il PLA è disponibile in moltissimi colori e ne esistono particolari tipi, ad esempio con effetto legno, traslucidi e fluorescenti.

     

    Esempio di stampe 3D in PLA

     

     

    ABS

    L’ ABS è un materiale molto resistente, ideale per oggetti duraturi nel tempo e con una buona resistenza agli urti. Viene stampato ad una temperatura superiore al PLA (230 gradi centigradi circa) e richiede degli accorgimenti particolari, quali il letto di stampa riscaldato, e preferibilmente una stampante a camera chiusa perché l’ABS tende a ritirarsi subito dopo essere estruso e pertanto il nostro pezzo potrebbe non aderire correttamente al piano di stampa e staccarsi.

     

    Esempio di oggetti realizzati in ABS

     

     

    PETG

    Questo materiale racchiude i pregi del PLA in quanto facile da stampare, ha delle temperature di estrusione contenute e possiede una bassissima tendenza al ritiro, e sia quelli dell’ABS come la resistenza meccanica, flessibilità e la possibilità di essere trattato dopo la stampa. Per questi motivi è consigliato per la stampa di pezzi di medio-grandi dimensioni che debbano resistere a sollecitazioni meccaniche. 

    Esempio di un oggetto stampato in PETG

     

    NYLON

    Con questo tipo di filamento è possibile produrre oggetti resistenti, flessibili e duraturi. Il difetto di questo materiale è che non può essere stampato con tutte le stampanti 3D perché necessita di una temperatura di estrusione maggiore di 250 gradi e tende a deformarsi durante la stampa. 

    Esempio di oggetto realizzato in Nylon

     

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